PELLE

dal latino pellis.1. La pelle di molti animali, mammiferi o no, da sempre fornisce la materia prima per la fabbricazione di calzature, borse e capi d'abbigliamento. La pelle, appena tolta dall'animale, viene scarnificata, pulita e sottoposta a salatura oppure immersa in salamoia. In queste condizioni la pelle grezza, cioè non ancora conciata, può conservarsi anche due anni. Viene resa inalterabile e non più putrescibile con la concia, usata sia al naturale (per le pellicce e per confezionare indumenti e guarnizioni di abiti e cappotti) che depilata e cioè il cuoio (per fabbricare borse e calzature). Nelle pelli non squadrate, sia in quelle di cuoio sia in quelle da pelliccia, si distinguono: ...

...o: a) una parte centrale più pregiata, detta schiena o groppone; b) due parti laterali, più sottili e con il pelo più corto, dette fianchi; c) le appendici, ovvero la testa e le zampe.2. Nel linguaggio comune, però, con il nome di pelle si indica il prodotto epilato e finito, leggero e morbido; col nome di cuoio il prodotto più spesso, rigido e pesante.L'unità di misura che viene normalmente utilizzata per quantificare la pelle e cuoio è il piede. 1 piede corrisponde a 30,48 cm.1 piede quadro (pq) = 929,0304 cmq. = 0,029 mq.






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IL COTONE -dalla piantagione al tessuto- di Massimo Moretti
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