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Un Mondo Speziato

Storia, provenienza, effetti benefici delle Spezie

Passiflora Incarnata

Nome comune: Passiflora incarnata; Fiore della passione
Francese: Fleur de la passion
Inglese: Passion flower
Famiglia: Passifloraceae
Parte utilizzata: la pianta

Passiflora Incarnata: è un ottima erba per curare l insonnia causata da preoccupazioni, superlavoro o esaurimento nervoso. Dalle parti aeree si ottengono alcaloidi, flavonoidi, fenoli, cumarine e piccole quantità di olio essenziale che donano alla pianta un azione calmante in quanto i flavonoidi, in esse contenuti, si legano ai recettori delle benzodiazepine conferendogli tale attività terapeutica. Le proprietà sedative della pianta stimolano un sonno fisiologico privo di risvegli notturni senza effetti narcotici o di assuefazione. Per questi motivi la passiflora rappresenta un rimedio estremamente efficace nel combattere l insonnia e l ansia, lo stress e il senso di agitazione strettamente correlati. Viene utilizzata sotto forma di infusi, tinture madri e tisane. Le proprietà curative della Passiflora incarnata erano già conosciute nell antichità da parte degli Aztechi, che la utilizzavano come rimedio rilassante. Ai tempi del primo conflitto mondiale veniva impiegata per la cura delle "angosce di guerra".
Si tratta di piante originarie delle zone tropicali e subtropicali del centro e del sud America; alcune del nord America ed altre asiatiche e sono piante di incredibile bellezza e fascino. E’ stata portata in Europa da un padre agostiniano nel 1610 che ha associato la conformazione del fiore alla passione e alla crocifissione di Gesù Cristo: la corona di filamenti dell’ovario rappresenta la corona di spine, i 5 stami le 5 ferite di Gesù, i 3 stigmi i 3 chiodi, i 5 petali e i 5 sepali il numero di apostoli rimastigli fedeli.
I fiori della passione appaiono in estate ed i suoi frutti sono commestibili. Per la preparazione di rimedi erboristici e medicinali vengono impiegate le parti aeree. La passiflora viene solitamente utilizzata per la cura e la prevenzione di ansia, angoscia ed insonnia dovuta ad agitazione. Ha un effetto rilassante e sedativo nei confronti del sistema nervoso centrale.
La sua azione calmante garantisce un sonno notturno tranquillo e privo di risvegli. La sua azione antispasmodica ne permette l impiego in caso di problemi dovuti a contratture muscolari, come i crampi mestruali. È una pianta femminile e per analogia può essere indicata per alleviare eventuali disturbi presenti durante la menopausa. A scopo erboristico se ne raccolgono le foglie ed i rami più giovani, ma non devono essere sottovalutate le proprietà dei suoi frutti. I frutti della passiflora sono infatti ricchi di vitamina C e presentano un elevato potere rinfrescante (maracuja). Il suo impiego può essere utile, inoltre, in caso di asma, palpitazioni, deficit dell attenzione e pressione alta.
Può essere assunta anche sotto forma di Tintura madre di Passiflora.
Gli esperti di erboristeria considerano il fiore della passione un erba importante per l insonnia causata da preoccupazioni mentali, superlavoro, o per l esaurimento nervoso. In Inghilterra è un ingrediente viene utilizzato moltissimo per i problemi legati ad ai disturbi del sonno, ed è un ottimo sedativo senza effetti collaterali. La pianta passiflora incarnata l che per le sue proprietà benefiche oltre a venire utilizzata in omeopatia veniva anche coltivata nei giardini dei sovrani aztechi ai tempi di Montezuma e venne introdotta in Europa nel secolo XVII ove non tardò ad entrare nelle farmacopee come antispasmodico di scelta, in virtù dell attività antispasmodica generale e sedativa nervosa.

Costituenti principali:
· alcaloidi (< 0,03% di alcaloidi totali): armano o passiflorina, alcaloide indolieo maggioritario, accompagnato, a seconda del lotto, da armino e derivati diìdrogenatì
· flavonoidi (da 1,5 a 2,5%): vitexina, orientino, iso-orientina, schaftoside, isoschaftoside... apigenina, luteolina, quercetolo, kaempferolo...
· maltoio o metil-2-idrossì-3-g pirone (0,05%)
· fitosteroli, acidi fenoli, cumarine, eterosidi cianogenici, tracce di olio essenziale (composizione non ancora chiarita), acidi organici (clorogenico, gallico...)
Attività principali: sedativa, antispasmodica
Impiego terapeutico: turbe del sonno, ansia

Alla pianta di passiflora incarnata vengono attribuite in erboristeria proprietà sedative, antispasmodiche e ansiolitiche.
Le sostanze responsabili della particolare attività sarebbero il maltoio, gli alcaloidi indolici, i flavonoidi. L utilizzo della Passiflora è indicato particolarmente come sedativo nel trattamento sintomatico degli stati neurotonici degli adulti e dei bambini, in particolare nelle turbe minori del sonno. Per la sua azione sedativa è infatti indicata nelle lievi forme di insonnia dovute ad affaticamento, nello stress, nell insonnia che si manifesta nel climaterio e nella menopausa.
In particolare risulta valida nell insonnia da eccitazione cerebrale, quando cioè l ostacolo al sonno è dovuto ad un eccessivo lavoro intellettuale o nei soggetti ansiosi e stressati, e nell insonnia legata ad uno stato depressivo.
La Passiflora è in grado di provocare un sonno fisiologico ed un risveglio rapido e completo senza conseguenze di depressione o obnubilamento psichico.
Con il suo utilizzo non si manifestano pertanto effetti secondari mentre si ottiene una valida sedazione, un sonno di qualità ed un attenuazione del senso di angoscia.
Ledere segnalò l efficacia della pianta, per l azione neurosedativa e riequilibrante, nelle turbe della menopausa e per contrastare l insonnia che frequentemente si manifesta durante la convalescenza di malattie infettive ed in particolare nell influenza.
Gli estratti di Passiflora sono dotati di attività antispasmodica, messa in evidenza anche in vitro. A livello dell intestino isolato di coniglio l estratto secco di Passiflora (lg corrisponde a 6 g di pianta) provoca diminuzione del tono e della frequenza delle contrazioni peristaltiche e a dosaggi elevati paralizza l intestino. Risulta utile quindi per l attività spasmolitica simile a quella della papaverina, nei disturbi gastrointestinali di origine nervosa (azione sulla muscolatura liscia) quali coliti, gastriti e asma. Secondo Paris la Passiflora è dotata di azione protettiva di fronte al broncospasmo: può ritardare ma non impedire la crisi asmatica. Preparati a base di Passiflora sono particolarmente indicati nel trattamento dei bambini ipercinetici,eretistici, anoressici, nei quali contribuisce ad influenzare favorevolmente l equilibrio psicofisico e, quando necessario, l incremento ponderale (azione antispasmodica e sedativa).
Nell adulto viene impiegata anche per il trattamento dell eretismo cardiaco (palpitazioni e tachicardia dei soggetti ansiosi). In ciò ha un utilizzo del tutto simile al Biancospino, al quale viene spesso associata. Il Biancospino accanto ai proantocianidoli attivi a livello del miocardio, contiene dei flavoni assai simili a quelli della Passiflora (isovitexina).
Dotata di blanda azione analgesizzante viene impiegata infine, come coadiuvante, nelle nevralgie.

Curiosità:
· Inviata in omaggio a papa Paolo V (Camillo Borghese 1605-1621), questi la fece coltivare con molta cura in Roma indicando come la pianta rappresentasse una rivelazione divina: la Passione di Cristo.
· Fiore della passione perché: cerchio dei filamenti fiorali, corona di spine di Gesù,i tre stili = i chiodi le foglie tricuspidate,la lancia, i viticci = lo staffile

Infuso naturale di Passiflora
Versare 100 ml d acqua bollente su 2g di pianta essiccata, lasciare in infusione per 5-10 minuti, poi filtrare. Berne una tazza mezz ora prima di coricarsi, in caso di stati d ansia preparare un infuso più concentrato (100 ml d acqua ogni 5g di pianta essiccata).
Miscele di tè
La passiflora è spesso utilizzata in combinazione con altre piante sedative come valeriana, luppolo, iperico e melissa. Miscele già pronte si possono trovare in erboristeria.
Passiflora e omeopatia
In caso di disturbi del sonno e stati d ansia l omeopatia prescrive il rimedio Passiflora, sotto forma di tintura madre e delle potenze D1 e D2.

pasta di Doubanjiang

Anche chiamata Pasta di Douban, risale all’epoca Ming

E’ una salsa salata e speziata della consistenza di una pasta, usata specialmente nella regione cinese dello Sichuan dove è conosciuta come “l’anima della cucina dello Sichuan”. In Corea vi è una salsa simile chiamata Gochujang.
Secondo la leggenda un gruppo di immigrati provenienti dalle pianure della Cina centrale (Chengdu), scampati allo steminio alla fine della dinastia Ming, avevano portato con sè delle fave che stavano fermentando. Per non buttarle provarono a mischiarle con peperoncino locale e altri ingredienti creando così un nuovo condimento. Ancora oggi a Chendu, si produce il Douban secondo le antiche tradizioni risalenti al 1666. Preparare questa salsa con il metodo classico richiede quasi un anno poichè vi sono diversi processi consecutivi di fermentazione. Un lavorante mischia a mano tutti i giorni la salsa negli orci di terracotta. Questa particolare salsa, venduta a prezzi proibitivi, può avere anche molti anni di invecchiamento, a seconda dei quali acquisisce sapori diversi.doub

Composizione
A seconda delle regioni, è costituita da fave o fagioli di soia fermentati, sale, riso, spezie (anice, cannella), alloro e molto vino bianco nel quale far fermentare le fave. E in genere arricchita con grandi quantità di peperoncino.

Usi
Nelle famiglie cinesi viene preparata una volta all’anno poiché si conserva molto a lungo. Secondo i puristi, si deve attendere almeno quattro mesi dal momento della preparazione per gustarne appieno il sapore.
La salsa è usata nelle preparazioni stir-fried con olio per condire i noodles e il riso per un pasto veloce. E’ usata come condimento principe nei piatti di tofu sia fritto sia nell’insalata. Adatta anche a condire verdure come le melanzane.

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