GORGIERA
da georgia.Colletto per ambedue i sessi di tela in mussola, trina, lino finissimo, ecc., in vari modelli in forma più o meno rotonda, ottenuti cucendo, inamidando, increspando e pieghettando (a volte a più strati sovrapposti) il tessuto dall'aspetto finale rigido. Molto spesso, quando le dimensioni lo resero necessario, aveva sostegni in filo di ferro.STORIA - Diffusosi nel Cinquecento. L'origine è incerta: alcuni sostengono che fu Caterina de' Medici che la introdusse alla corte di Francia, portandola dall'Italia; secondo altre fonti l'uso si deve ad influenze spagnole o fiamminghe. Raggiunge dimensioni esorbitanti alla fine del secolo, così da sembrare una vera ruota da mulino; venne rimpiazzato ...
...azzato attorno al 1620 da colli di pizzo più pratici e "umani", ma in Germania e nelle Fiandre, sotto il nome di «Duttenkragen», scomparirà solo dopo l'inizio del XVIII secolo. Diffusasi in tutta Europa nella seconda metà del 1500, verso il 1580 raggiungerà tali dimensioni, che sotto Filippo IV re di Spagna, venne emanata una Legge che ne vietava l'uso. Dopo la prima metà del 1600, lento e graduale declino di questo accessorio, che rimarrà elemento obbligatorio nell'abbigliamento degli ebrei, mentre oggi viene usata solo in rari costumi religiosi.RIF. LETTERARIO - «A mezzogiorno, il palazzo brulicava di signori d'ogni età e d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe, d'alte penne, di durlindane pendenti, un muoversi librato di gorgiere inamidate e crespe, uno strascico intralciato di rabescate zimarre». (Manzoni - I Promessi Sposi - Capitolo quarto).
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IL COTONE -dalla piantagione al tessuto- di Massimo Moretti
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