QUALITÀ GUSTATIVA




La qualità gustativa rappresenta la sintesi del giudizio dell’intensità e della persistenza gusto-olfattiva e la sua valutazione dipende molto dall’abilità del degustatore che, basandosi sulla propria esperienza e conoscenza, giudica la qualità del gusto, tenendo conto di alcuni parametri tra i quali la franchezza, la finezza, la gradevolezza, la ricchezza di gusto. Nella valutazione della qualità gustativa occorre inoltre tenere presente l’importanza dell’ “aroma in bocca” o sensibilità retronasale gusto-olfattiva, percepita attraverso l’espirazione e delle “sensazioni finali” (saporifere, tattili, olfattive). In base alla qualità gustative un vino può essere definito:Comune - Poco fine – Abbastanza fine – Fine - Eccellente.
Comune
si dice di un vino di qualità gusto-olfattiva scadente e privo di qualsiasi pregio. Il gusto finale può essere sgradevole.
Poco fine
si dice di un vino di qualità gusto-olfattiva mediocre, con gusto finale nella norma.
Abbastanza fine
si dice di un vino di qualità gusto-olfattiva sufficientemente fine, con gusto finale gradevole, corrispondente alla tipologia del vino preso in esame.
Fine
si dice di un vino di buona qualità gusto-olfattiva, gradevolmente equilibrato e con gusto finale piacevolmente sottile ed elegante.
Eccellente
si dice di un vino di qualità gusto-olfattiva particolarmente distinta, caratterizzata da un gusto finale di personalità, con classe, ricchezza e complessità di sensazioni.

L'Esperto dei Vini
dal Sito www.massimomoretti.it

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