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Sgranatura
E’ un'operazione molto delicata o di sostanziale importanza per la valorizzazione tecnologica e commerciale della fibra. Una sgranatura inadeguata infatti, oltre a provocare irrimediabili diminuzioni di lunghezza, di resistenza e di elasticità delle fibre, facilita la formazione ai grovigli di fibre (neps o bottoni).
Pertanto fra i vari sistemi di sgranatura è necessario scegliere il più adatto, tenendo conto soprattutto della lunghezza, della finezza, della resistenza delle fibre e del grado di pulizia del raccolto (grado che come sì è detto dipende dal metodo dì raccolta).
Nei moderni impianti la sgranatura è preceduta da un ulteriore essicamento artificiale mediante essicatoi ad aria riscaldata a 60-65°C, per rendere più agevole il distacco delle fibre dai seni e per facilitare la pulitura del fiocchi.
La sgranatura può essere effettuata con due tipi di sgranatrici:
-"a seghe", per cotoni forti, a fibra media e corta e alquanto sporchi
-"a cilindro", per cotoni pregiati, a fibra lunga e abbastanza puliti.
La sgranatrice a seghe e' formata da una tramoggia nella quale viene caricato il materiale e sul cui fondo è posta una speciale griglia formata da tante sbarrette metalliche fra le quali si trovano. dei sottili dischi di acciaio (seghe) dotati di rapido moto di rotazione o muniti perifericamente di piccolissimi denti.
La separazione delle fibre dai semi avviene per la notevole diversa costituzione dei due corpi. Infatti le fibre, molto sottili e flessibili ,si abbarbicano nei denti delle seghe e passano attraverso gli esigui spazi della griglia, separandosi dai semi che, una volta privi di peluria, cadono sul fondo della macchina passando attraverso una fessura esistente fra la griglia e la tramoggia.
Le fibre vengono poi staccate dai denti tramite una forte corrente d'aria e convogliate mediante tubazioni ai magazzini di raccolta.
La produzione media di una sgranatrice con 80 seghe da 30 cm. di diametro si aggira intorno ai 300 Kg. orari.
La sgranatrice a cilindro consta di una speciale tramoggia di carico con fondo vibrante e inclinato verso il basso. Qui si trovano due coltelli di acciaio disposti uno sopra l'altro e ad una certa distanza tra loro in modo da formare una lunga fessura orizzontale Tancente ai coltelli e davanti alla fessura si trova un grosso cilindro che ruota velocemente ed è ricoperto di pelle rugosa molto resistente.
Le fibre aderendo alla superficie del cilindro vengono trascinate verso l'esterno staccandosi dai semi che sono trattenuti dal coltello superiore. Alla fine essi cadono sul fondo della macchina passando attraverso una fessura creata dal movimento alternativo verticale del coltello inferiore.
Lo fibre vengono poi tolte pneumaticamente dal cilindro e convogliate ai depositi del cotone sgranato in attesa dell'imballo.
La produzione di una sgranatrice a cilindro è in media di 30 Kg. all'ora di cotone sgranato.
Por quanto riguarda la resa di sgranatura si sappia che su 100 Kg. di cotone in seme si ottengono dai 30 ai 40 Kg. di cotone sgranato, indipendentemente dal tipo di sgranatrice usata.
Pressatura
ed imballaggio
Il cotone viene compresso ed imballato, negli stabilimenti dove ha luogo la sgranatura, mediante potenti presse idrauliche. L'imballaggio sì fa ricoprendo le balle con tela grossolana di iuta o di cotone, e ricoprendole con regge di acciaio o con fili di ferro.
Le balle così formate vengono numerate, classificate, distinte in lotti e immesse nel mercato. La loro forma è solitamente parallelepipede e differiscono nell'involtura, nelle dimensioni e nel poso a seconda del paese di provenienza (U.S.A. Kg.225 India Kg. 180, Egitto Kg.340 circa).
Sono molto importanti ai finì della valutazione commerciale.
Essi si possono distinguere in:
- caratteri fisici "naturali" che comprendono la lunghezza, la finezza, la resistenza, l'elasticità, il colore, la maturità;
- caratteri fisici "industriali" che comprendono la pulizia, la preparazione e l'omogeneità.
Lunghezza
E’ una delle proprietà più importanti poiché da essa dipendo in gran parte il valore commerciale del cotone a la grossezza ("titolo") dei filati che si possono ottenere: infatti quanto maggiore è la lunghezza tanto più alto risulta il valore della fibra, potendo in tal caso ricavare filati più sottili e quindi di maggior pregio.
In base alla lunghezza i cotoni possono essere classificati in:
- "lunghi" (oltre i 30 mm circa);
- "medi" (da 25 a 30 mm circa);
- "corti" (da 15 a 25 mm circa).
I cotoni a fibra lunghi costituiscono il 15% circa della produzione mondiale; quelli a fibra media il 75% circa; quelli corti circa il 10%.
Prendendo a caso da una balla un fiocchetto di cotone e misurando la lunghezza di tutte le fibre che lo compongono, si può costatare che molte di esse hanno pressoché la medesima lunghezza, ma esistono pure fibre più lunghe e più corto della massa preponderante. Comunque quando si dice "lunghezza media" di un cotone, s'intende la lunghezza delle PIÙ numerose. Essa può essere determinata da esperti mediante semplice operazione manuale, o In laboratorio per mezzo di un apparecchio a pettini.
Finezza
E' in relazione diretta con la lunghezza e, come questa, è un carattere molto importante perché ha essa dipende il numero di fibre contenute nella sezione di un filato e conseguentemente la resistenza del filato stesso.
La finezza (da intendersi come "larghezza" delle fibre) varia tra i 15 ed i 30 micron.
A tal riguardo i cotoni si suddividono in:
- "fini", con larghezza fino a 20 micron,
- "medi", con larghezza dai 20 ai 25 micron,
- "grossi", con larghezza oltre i 25 micron.
Resistenza
Dipende in massima parte dalla finezza e dal grado di maturazione delle fibre.
Essa varia da 5 a 10 grammi circa ed è massima per i cotoni grossi (a parete grossa) e minima per i fini.
Elasticità
Una fibra è sufficientemente elastica quando sottoposta a debole tensione si allunga senza rompersi, e, cessata la tensione, riprende la lunghezza primitiva.
I cotoni di buona elasticità si lavorano facilmente e i filati che con essi si ottengono sono regolari e resistenti. L'elasticità di una fibra dipende. soprattutto dal grado. di maturazione della stessa, dalla fertilità del terreno e dall'umidità che essa contiene.
Colore
Non va inteso solo come maggior o minor bianchezza della fibra, ma anche come brillantezza (lucente, opaco, ecc.) e come uniformità di colore (diffuso, chiazzato, macchiato).
A determinare le varie colorazioni della fibra concorrono fra l'altro: la varietà del seme, la natura del terreno, le malattie della pianta (colorazione grigiastra, opacità), le affezioni parassitarie (macchia gialle o rosse); lo piogge o il freddo durante la deiscenza (colorazione bluastra o rossiccia).
Maturità
Come è stato detto una fibra per essere matura deve presentare al microscopio le caratteristiche torsioni naturali e i ripiegamenti ai bordi (per i cotoni fini e medi),ovvero tratti di striature longitudinali( por i cotoni grossi), oltre alla completa formazione della parete secondaria (pareti spesse).
Il grado di maturità di un cotone è in stretta relazione con quella che viene definita la "pienezza" di un cotone, caratteristica che si può constatare stringendo nella mano una massa di fibre: i cotoni immaturi mantengono per parecchio tempo le pieghe create durante la compressione nella mano.
Pulizia
E’ uno dei caratteri più appariscenti e talvolta di notevole influenza sul valore commerciale del sodo.
Essa dipende principalmente da modo con cui si effettuano le operazioni dl raccolta e sgranatura.
Per pulizia si intende la presenza o meno nel cotone di impurità, quali: frammenti di foglie secche, di capsule, di steli, terra e sabbia.
Si tenga presente che mentre le grosse impurità sono di facile eliminazione, le piccole (specialmente le cosiddette "guscette") possono facilmente sfuggire all'azione degli organi pulitori, e perciò comparire nei filato diminuendone il valore.
Preparazione
Si riferisce all'eventuale presenza nel sodo di grovigli fibrosi, tra i quali i più difficili a sciogliersi durante le lavorazioni sono i "neps"(nodi). Tali grovigli possono formarsi naturalmente o durante le operazioni di pulitura e sgranatura specialmente se nel raccolto si trovano fiocchi immaturi o troppo umidi.
La preparazione di un cotone dipende perciò dalla cura posta nel compiere le operazioni di raccolta, essicamento e sgranatura.
Omogeneità
Riguarda l'uniformità di tutti i caratteri fisici del cotone contenuto in una balla (omogeneità di balla) o formante una partita (omogeneità di partita).
L'omogeneità interessa tanto il produttore quanto il filatore, ma può capitare che per errore, durante l'imballaggio o durante la formazione delle partite; Tengano compiute delle mescolanze. Dall'omogeneità dipende la possibilità di ottenere prodotti regolari nella sezione, nel colore, nella resistenza, ecc.
Classifica commerciale
Dopo l'imballaggio il cotone viene accentrato in magazzini dove ogni balla viene pesata e campionata. La campionatura si fa estraendo dal centro della balla una falda di cotone, del poso approssimativo di 50 g, con superficie piana e uniforme, costituente il "campione" di cui convenzionalmente ci si serve per effettuare la classifica.
La classifica commerciale si basa sulla determinazione, da parte di tecnici specializzati, della così detta "classe", che rappresenta l'insieme di tutti gli elementi qualitativi di un cotone e comprende quattro requisiti fondamentali: grado, colore, tiglio, carattere.
Grado
Si determina in base alla pulizia, alla preparazione e alla lucentezza della fibra indipendentemente dal colore.
I paesi esportatori di cotone preparano annualmente dei campioni base, detti "standard di grado", a cui ci si riferisce per una perfetta classifica.
Per i cotoni americani il Dipartimento dell’agricoltura degli USA fissa i seguenti 9 gradi principali e partendo dal migliore:
1)
Middling Fair
2)
Strict Good Middling
3)
Good Middling
4)
Strict Middling
5)
Middling
6)
Strict Low Middling
7)
Low Middling
8)
Strict Good Ordinary
9) Good Ordinary
Ogni standard viene fornito, su richiesta, in una scatola contenente i campioni di 6 o 12 balle del medesimo grado.
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Colore
Anche per questo requisito vengono preparati dei campioni base detti "Standard di colore", che gli americani raggruppano nelle seguenti sei categorie:
1) Gray (grigiastro)
2) Extra White (bianchissimo)
3) White (bianco)
4)
Spotted (macchiato)
5)
Tinged (tinto)
6)
Yellow Stained (giallastro)
Tiglio
Il tiglio esprime la lunghezza inedia di un cotone. Anche in. questo caso esistono degli standard, detti "di lunghezza", raggruppati in cinque categorie:
1) extra staples (lunghissimo)
2)
long staples (lungo)
3)
medium staples (medio)
4)
short staples (corto)
5)
very short staples (cortissimo)
Carattere
Dipende soprattutto dal grado di maturità delle fibre e comprende: la finezza, la resistenza, l'elasticità, la pienezza, il potere di adesione delle fibre tra loro e la cerosità delle stesse.
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