Gli Aforismi più
Visti in Data. . .
Titolo |
Frase |
Descrizione |
|
Tal’è ‘l mal che non mi noce, quale il bene che non mi giova: li giunchi che ritengono le pagliucole che l’a . . . >>Segue
|
|
Il ragno e il calabrone |
Il ragno, volendo pigliare la mosca con sue false rete, fu sopra quelle dal calabrone crudelmente morto. . . . >>Segue
|
|
|
Perché si vede più certa la cosa l’occhio ne’ sogni che colla immaginazione stando desto. >>Condividi
|
|
|
Chi non raffrena la volontà colle bestie s’accompagni. >>Condividi
|
|
|
Molte volte la cosa disunita fia causa di grande unizione. >>Condividi
|
Cioè il pettine, fatto della disunita canna, unisce le file nella tela |
|
Io t’ubbidisco, Signore, prima per l’amore che ragionevolmente portare ti debbo, secondaria ché tu sai abbre . . . >>Segue
|
|
|
Nessuna azione naturale si pò abreviare. >>Condividi
|
|
La palla di neve |
La palla della neve quanto più rotolando discese delle montagne della neve, tanto più moltiplicò la sua magn . . . >>Segue
|
|
|
|
Fuggi quello studio del quale la risultante opera more coll’operante d’essa. >>Condividi
|
|
Il fico e l’olmo |
Stando il fico vicino all’olmo, e riguardando i sua rami essere sanza frutti, e avere ardimento di tenere il . . . >>Segue
|
|
Il paese in cui nascevano le cose più strane |
Uno disse che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo. L’altro rispose: “Tu che vi se’ nato, confe . . . >>Segue
|
|
|
Al cimento si conosce il vero oro. >>Condividi
|
|
|
La somma filicità sarà somma cagione2 della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia . . . >>Segue
|
|
pesci che si mangiano ovati |
Infinita generazione si perderà per la morte delle gravide. >>Condividi
|
|
crudeltà dell’omo |
Vedrassi animali sopra la terra, i quali sempre combatteranno infra loro e con danni gravissimi e spesso mor . . . >>Segue
|
|
isgombrare l’Ognisanti |
Molti abbandoneranno le propie abitazioni, e porteran con seco tutti e sua valsenti, e andranno abitare in a . . . >>Segue
|
|
Degli archi fatti colli corni de’ buoi |
Molti fien quelli che per causa delle bovine corna moriranno di dolente morte. >>Condividi
|
|
omini che dorman nell’asse d’albero |
Li omini dormiranno e mangeranno e abiteranno infra li alberi, nati nelle selve e campagne. >>Condividi
|
|
Il giglio e la corrente del fiume |
Il ligio si pose sopra la ripa di Tesino, e la corrente tirò la ripa insieme col lilio. >>Condividi
|
|
|
La natura è piena d’infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia. >>Condividi
|
|
|
|
Facciàno nostra vita coll’altrui morte. >>Condividi
|
|
Il salice, la gazza e i semi della zucca |
Il misero salice, trovandosi non potere fruire il piacere di vedere i sua sottili rami fare ovver condurre a . . . >>Segue
|
|
legnami che bruciano |
Li alberi e albusti delle gran selve si convertiranno in cenere. >>Condividi
|
|
E pesci lessi |
Li animali d’acqua moriranno nelle bollenti acque. >>Condividi
|
|
De’ libri che ‘nsegnan precetti |
I corpi sanz’anima ci daranno con lor sentenzie precetti utili al ben morire. >>Condividi
|
|
pigliare de’ pidocchi |
E saran molti cacciatori d’animali che quanto più ne piglieranno manco n’aranno. e così, de converso, più n’ . . . >>Segue
|
|
|
Le minacce sol son arme dello imminacciato. >>Condividi
|
|
Pagina 1 di 1