dal francese falbala, di etimologia incerta.Striscia di tessuto increspato o pieghettato a fiocchi, frange o nastri, simile a un volant, che veniva applicata in fondo alla sottoveste o al vestito per guarnire un abito. Entrò nell'abbigliamento femminile all'epoca di Luigi XIV.E' chiamata anche falbalà.RIF. LETTERARIO - "... l'altra esile e bianca nella sua veste tutta a falbalà, ..." (Pirandello - Uno, Nessuno e Centomila - Libro Quinto); " ... - Comare, guardate Graziella Potavigna che falbalà s'è messo. ..." (D'Annunzio - Le novelle della Pescara [1884-1886] La vergine Orsola - Capitolo XV).
IL COTONE - dalla piantagione al tessuto - di Massimo Moretti