Il nome deriva dall'omonimo film di E. Kazan degli anni '50 e indica un indumento da notte formato da una camiciola larga e trasparente lunga fino all'attaccatura delle cosce con pizzi e nastri lungo lo scollo e il giro manica. Le mutandine di identica fattura completavano la mise. Allo stile baby-doll, negli anni '60, si ispirarono modelli di casacche corte e larghe in colori Vivaci da portare sui pantaloni. così chiamato dopo il film Baby Doll, realizzato nel 1956. Miniabito da notte o abito con maniche corte a palloncino e il punto vita non segnato.
IL COTONE - dalla piantagione al tessuto - di Massimo Moretti