è una fibra polivinilica ricavata dal carbon fossile e ottenuta con procedimenti quasi simili a quelli del raion acetato, filando a secco una soluzione di cloruro di polivinile in acetone e solfuro di carbonio. Al microscopio le fibre di Movil si presentano come nastri lisci ed uniformi, finemente punteggiati; le sezioni sono ad osso di cane. Il Movil è molto soffice e coibente, resistente alla luce e all’abrasione, ma molto sensibile al calore, si plastifica a soli 70°. Viene usato in sostituzione della lana o in mista con questa per maglieria e coperte.
IL COTONE - dalla piantagione al tessuto - di Massimo Moretti