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Nome botanico:Trachyspermum roxburghianum
Famiglia: Apiaceae
Caratteristiche della pianta:
E’ una pianta annuale, erbacea, aromatica di piccole dimensioni (15-90 cm) con fusto striato e molto
ramificato. Foglie alternate, piccoli fiori raccolti a ombrella che, seccando, danno luogo alla spezia.
Origine: India
Nome della spezia: Conosciuto anche come Carum roxburghianum, spesso viene confuso con i semi di ajwain o di sedano sia per le dimensioni del frutto sia per l’aspetto e l’aroma. Chiamato anche ajmud o wild celery.
Paesi produttori
Coltivato in India soprattutto per il mercato interno, nel Sud est asiatico, in Sri lanka e in Indonesia.
Paesi utilizzatori
Soprattutto nei paesi produttori e nelle Filippine, in Iran, in Afghanistan e in Egitto. Quasi sconosciuto in Europa.
Parti utilizzate: frutti e foglie (come erba aromatica).
Stagionalità: tutto l’anno.
Componenti:
Contiene dall’1 al 5 % di oli essenziali (timolo) e cumarine.
Tipologie in vendita: Frutti essiccati o in salamoia. Molto difficile da trovare.
Aspetto: Frutti marroncini piccolissimi (circa 1 mm) striati e rigonfi con un pezzettino di gambo. Per avere 30 grammi di spezia ci vogliono circa 60.000 semi!
Odore: fortemente aromatico simile al prezzemolo.
Sapore: simile al sedano e al fieno greco, amarognolo, piccante.
Scala di intensità: 4.
Uso culinario: E’ una spezia molto forte, un paio di pizzichi possono coprire l’aroma di un curry. Occorre usarlo con cautela per non sovrastare il sapore del piatto. Nella cucina del Bengala, i frutti sono usati interi, fritti velocemente in olio bollente finchè non
scoppiettano. Entra nella composizione autentica e tradizionale del panch phoron del Bengala (dove di solito è sostituito dai semi di
senape), insieme a cumino, fieno greco, finocchio e nigella. Si usa anche per i chutney, altre miscele di spezie e in salamoia. E’ usato per
insaporire fagioli e legumi. Per marinare la carne e come conservante per i cibi in scatola.
Suggerimenti per l’acquisto: Difficile da trovare può essere sostituito da semi di sedano.
Proprietà benefiche:
Inserito sin dall’antichità nella lista dei rimedi ayurvedici, in India è ancora utilizzato nelle malattie epatiche e
malattie respiratorie come asma, raffeddore o bronchite. Usato anche per irrobustire l’appetito e aumentare l’emoglobina nel sangue e come
antidolorifico.
Curiosità: La pianta di radhuni ha la particolarità di ospitare i bruchi delle farfalle e viene per questo usata anche come pianta
ornamentale, per riempire il giardino di farfalle nella stagione estiva. |